Raccolta di racconti dagli anni novanta.
Il nuovo libro della collana è una raccolta di storie ambientate negli anni delle bare e delle ultime supercar analogiche, al ritmo dei Guns e dei Nirvana, di Gigi Dag e gli 883, gli anni dei turbo più ignoranti e della sala giochi, del citofono per chiamare gli amici, dei supertele e supersantos, del motorino col 70, delle telefonate col filo, del coraggio che ci voleva per parlare alla ragazza che ti piaceva senza nessuno schermo, dei nonni alla finestra, degli amici sul muretto, dei walkman a cassette e delle cinquemila lire per una serata al bar. 6 racconti diversi e separati, scritti con stili opposti, uniti solo da loro, le macchine.

Tutti i ragazzi stavano attorno al biliardo,presissimi dall’epica sfida tra il più ricco e il più tirchio del paese, in anteprima regionale. Ho posato uno dei tre bicchieri sulla sponda,vicino alle banconote, nascondendo gli altri due dietro la schiena e incoraggiano Alfredo con una manata: “Rendimi uno sponsor felice”. Poi mi sono girato e l’ho guardata. Seduta con le gambe accavallate sullo sgabello di legno davanti a Puzzle Bubble, con la sigaretta tra le due dita libere, che sbatteva a destra e sinistra la manopolina rossa e schiacciava il pulsante per sparare bolle. Ho guardato la maglietta troppo corta e i jeans troppo bassi, l’elastico rosa delle mutandine sotto le due fossette dell’ultima schiena. Ho pensato che quella era una fine,finalmente.